Il Capodanno nella storia

La festa di Capodanno è un rito che si ripete ogni anno a cavallo tra il 31 dicembre ed il primo gennaio, nel quale ci si lascia alle spalle l’anno che finisce e si saluta il nuovo.

Ma non è sempre stato così: i Romani festeggiavano il Capodanno a marzo. Il Senato Romano nel 153 a.C., fissò il 1 gennaio come inizio del nuovo anno, ma solo nel 46 d.C. il calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare confermò definitivamente la scelta del primo gennaio come Capodanno.

Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un’ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell’anno: specialmente nel Sacro Romano Impero variavano spesso da città a città. Queste differenze continuarono anche dopo l’adozione del calendario gregoriano. Solo nel 1691 Papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l’anno dovesse cominciare il 1º gennaio, e l’adozione universale del calendario gregoriano fece sì che anche la data del 1º gennaio come inizio dell’anno divenne infine comune.

I primi e gli ultimi

Essendo diverso il fuso orario, la mezzanotte non scocca nello stesso momento in tutto il mondo.
I primi e gli ultimi al mondo a brindare al nuovo anno sono gli abitanti di piccole isole del Pacifico: il nuovo anno inizia, 13 ore prima che in Italia, a Kiritimati (o Christmas Island) dove passa la linea internazionale del cambiamento di data, tracciato immaginario istituito nel 1884.
Gli ultimi sono, invece, gli abitanti delle isole Samoa, atollo della Polinesia, che festeggiano 11 ore dopo l’Italia con pittoresche feste sulla spiaggia.

La festa di Capodanno

Nel mondo le tradizioni e i riti legati al festeggiamento del Capodanno sono diversi in base alle specifiche culture locali ma hanno come comune denominatore lo svolgimento di riti propiziatori per l’anno a venire, che ci si augura sia sempre migliore di quello passato.

Capodanno in Italia

Nel nostro Paese è tradizione attendere l’arrivo del nuovo anno con il tradizionale Cenone in compagnia di amici e familiari. Non possono mancare cotechino e lenticchie che, secondo credenza popolare, sarebbero benaugurali e porterebbero soldi a chiunque le mangi, ma anche con panettone o pandoro.
Simbolo di fecondità e di prosperità anche il melograno, da mangiarsi nell’ultima notte dell’anno, magari con il proprio compagno, fidanzato o marito.
Il colore rosso dei chicchi di melograno lo ritroviamo nell’usanza di mettere della biancheria intima di questo colore il 31 Dicembre per avere amore e fortuna. Pochi sanno che, sempre secondo tradizione, tale biancheria andrebbe buttata il giorno dopo.
Quasi scomparsa, fortunatamente, la (pericolosa) tradizione di lanciare dalle finestre vecchi oggetti legati all’anno appena concluso, con l’intenzione di eliminare le negatività ad esso legate.
Alla cacciata degli spiriti maligni si deve invece l’usanza di sparare botti e fuochi d’ artificio, oggi ormai simbolo di festa e di allegria.
Molte altre sono le tradizioni e le usanze legate al Capodanno nel nostro Paese, spesso legate ad una regione o ad una località. Lasciateci un commento per raccontare le vostre!

Spagna

Mentre in Italia è auspicio di fortuna e prosperità mangiare le lenticchie, in Spagna lo è mangiare l’uva: 12 chicchi allo scoccare della mezzanotte, un chicco per ogni ritocco di campana dell’anno vecchio per propiziarsi abbondanza di cibo per l’anno nuovo.

Germania

Usanza tipicamente tedesca è trascorrere il Capodanno mascherati come fosse Carnevale. Si brinda al nuovo anno con il Feuerzangenbowle, bevanda della fraternità a base di vino, cannella, chiodi di garofano, buccia d’arancia e rum. Durante la serata si offrono noci, nocciole uvetta a tutti i parenti, amici e conoscenti. Nelle regioni protestanti si consuma l’aringa affumicata.

Grecia

In Grecia il Capodanno è il giorno di San Basilio, l’equivalente del nostro Babbo Natale. La tradizione prevede il taglio della “vassilopitta”, la “torta di San Basilio”, una ciambella a base di latte, uova, burro e zucchero, nel cui interno e’ stata inserita una moneta di buon auspicio. La prima fetta viene destinata a Cristo, la seconda alla Madonna, la terza a San Basilio, poi alla casa, al capofamiglia e via via a tutti gli altri membri della famiglia. Chi trova la moneta viene considerato il fortunato dell’anno.

Inghilterra

In Inghilterra si usa fare un vero e proprio veglione di Capodanno, dove è tradizione mangiare il tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding, un tipico dolce al cucchiaio che, molto spesso, è arricchito con una moneta d’argento: chi la trova avrà fortuna.

Russia

Usanza tipica è quella di fare il cenone a base di insalate, quella russa, per eccellenza, e poi quella di aringhe, barbabietole, uova, patate e maionese. C’è poi anche quella che accompagna l’anatra, l’oca o il tacchino al forno, a base di mele e patate.

Giappone

In Giappone alla mezzanotte del 31 dicembre tutti i templi buddisti suonano le campane per un totale di 108 rintocchi, tanti quanti i peccati originali del Buddhismo. Subito dopo il rituale prevede una visita al tempio per esprimere i propri desideri per l’anno nuovo, indossando il tradizionale kimono.

Cina

In Cina il Capodanno è noto anche come festa della primavera: la data segue il calendario lunare e può variare dal 21 gennaio al 19 febbraio. I festeggiamenti durano 15 giorni e terminano con la famosa festa delle lanterne, divenuta festa nazionale dal 180 a.C. dall’imperatore della dinastia Han eletto il 15 gennaio durante la festa della primavera. Durante il Capodanno cinese ci si veste di rosso, colore propiziatorio.