Il 25 aprile per i veneziani è un giorno speciale.

È prima di tutto il giorno del Santo Patrono di Venezia e del Veneto, San Marco Evangelista, celebrato durante la Repubblica Serenissima con una processione che partiva proprio dalla piazza che porta il suo nome, Piazza San Marco. Nella Basilica di San Marco, chiesa cattedrale e sede del patriarcato di Venezia che assieme alla piazza e al campanile sono uno dei simboli della città, è tuttora conservato il corpo del santo.

Successivamente all’istituzione del 25 aprile come festa nazionale in quanto anniversario della liberazione dell’Italia dal governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e dall’occupazione nazista da parte delle forze armate alleate assieme all’Esercito Cobelligerante Italiano e alle forze partigiane, il Comune di Venezia come consentito dalla legge ha deciso di spostare la festività del patrono al 21 novembre, giorno dedicato alla Madonna della Salute in ricordo della fine dell’epidemia della peste del 1630.

Il 25 aprile è però per i veneziani soprattutto la festa che celebra l’amore romantico attraverso l’usanza di offrire un bocciolo di rosa rossa (il bócolo) in segno d’amore a mogli e fidanzate.

Questa usanza nasce da una leggenda legata ad un preciso avvenimento storico. Si narra infatti che Maria, figlia del doge Angelo Pancrazio, detta “Vulcana” perché aveva i capelli di color rosso fiammeggiante, si fosse innamorata di un giovane di umili origini di nome Tancredi. Il loro amore era osteggiato dal doge per via della differente estrazione sociale, così Maria chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna arruolato con l’esercito di Carlo Magno, per guadagnare fama e un nome per l’approvazione del padre.

Tancredi seppe distinguersi in guerra e si coprì di gloria ma fu ferito mortalmente in un roseto. Affidò al paladino Orlando un bocciolo macchiato del suo sangue perché lo consegnasse a Maria come segno del suo amore. Secondo la leggenda i cavalieri di Orlando portarono il fiore a Venezia alla sua amata. Il giorno dopo, festa di San Marco, Maria fu trovata morta con il fiore sul cuore.

Da quel giorno un bocciolo rosso di rosa viene offerto alla donna amata nel giorno di San Marco come simbolo di un amore senza tempo.